
Il nostro paese risulta ultimo per benessere mentale, seguito da Giappone e Francia. La recente indagine AXA, condotta da Ipsos, ha riguardato 11 nazioni, e ha visto coinvolto un campione di italiani, di età compresa tra i 18 e i 75 anni. I risultati del sondaggio “Being mind healthy” evidenziano che ben oltre la metà della popolazione esaminata (per l’esattezza il 56%), conferma di non avere un benessere mentale.
Donne e giovani tra i più colpiti dal malessere mentale
La prima fascia di popolazione ad essere colpita è quella delle donne (oltre il 40%), che ammette di avere un malessere mentale dovuto all’incertezza del futuro, alle precarie condizioni di lavoro, ma anche alle pressioni sociali per mantenere il proprio corpo giovane. Allo stesso modo sono colpite le nuove generazioni, sul cui benessere influiscono pesantemente la tecnologia e l’utilizzo dei social.
Oggi gli italiani cercano la soluzione
Tuttavia, se un tempo la mancanza di benessere mentale sembrava essere un fatto di cui vergognarsi e da nascondere, oggi, in epoca post-pandemica, sembra un fenomeno più diffuso e che le persone non hanno timore di condividere. Inoltre, la ricerca rivela che gli italiani sono più attenti alla propria salute e cercano di trovare le soluzioni più adatte per recuperare un pieno equilibrio. Oltre il 60% degli intervistati infatti, si è rivolto a medici e strutture proprio per la mancanza di benessere mentale. Un dato opposto a quello emerso dall’ultima ricerca AXA.
Benessere mentale e lavoro
Lo stato mentale degli individui è in generale molto influenzato dal luogo di lavoro e da come ci si sente nel proprio ambito lavorativo. Nell’ultima ricerca solo il 15% della popolazione si dichiara altamente produttivo da un punto di vista mentale, il disagio sembra colpire tantissimi lavoratori. Ma non sono solo gli individui a correre ai ripari, bensì le stesse aziende, che sanno bene quanto disagio mentale, ansia e depressione possono influire sulla produttività aziendale e sul clima interno. Per questo sono sempre più numerose le aziende che sviluppano il welfare per il lavoratore, e che utilizzano strumenti legati allo sviluppo e allo svago della persona e della sua famiglia.
Foto di Damir Samatkulov su Unsplash