
La pandemia prima, e ora anche la guerra, hanno cambiato il nostro modo di vivere e di lavorare. Da un punto di vista lavorativo, numerosi studi dimostrano che la maniera migliore di essere leader oggi è quella di essere gentili. Allo stesso modo, gli ambienti di lavoro preferiti sono proprio quelli guidati da leader dotati di gentilezza.
Che cos’è la leadership gentile?
Tra queste analisi, la più nota resta sicuramente quella di Richard Thaler, professore di Economia Comportamentale, che nel 2017 vinse il Nobel per la cosiddetta “spinta gentile”, quello che in inglese si definisce nudge. Un comportamento, un’attitudine, un intervento che spinge le persone a comportarsi bene, che facilita la gentilezza negli altri. Non a caso, allora, si parla di leadership gentile. Il leader gentile è la persona capace di guidare gli altri portando esempi positivi, mostrando rispetto e gentilezza appunto. Un individuo dotato di intelligenza emotiva, capace cioè di comprendere, e quindi gestire, le emozioni proprie così come quelle altrui.
Le skills fondamentali
Essere dotati di leadership gentile significa essere capaci di ascoltare, avere empatia, favorire il dialogo e quindi la risoluzione del conflitto. Ma la gentilezza nella guida implica anche saper comunicare nel modo giusto, usando i toni e le parole più appropriate. Sappiamo tutti molto bene che non conta tanto cosa viene detto, ma come lo si dice. Leadership gentile presuppone inevitabilmente molta umiltà e flessibilità, nonché attitudine alla motivazione. Il leader gentile sa motivare i team, non ha bisogno di impartire ordini e esercitare la propria autorità, ma mette in campo soltanto la propria autorevolezza.
I lavoratori italiani apprezzano la gentilezza sul posto di lavoro
Un’indagine condotta da InfoJobs dimostra che nelle organizzazioni italiane, il 59% dei leader non ritiene che la gentilezza sia un requisito importante. Al contrario, un ambiente di lavoro rigoroso sembra essere preferito. Tuttavia, l’intervista ad un campione di 2.000 lavoratori dimostra che il 65% di questi ritiene la gentilezza un requisito fondamentale, il 20% parla di fattore imprescindibile.
Leadership gentile, leadership femminile
La leadership gentile viene definita da molti una leadership femminile, proprio perché le caratteristiche sopra elencate sono spesso più tipiche delle donne che degli uomini. In un mondo maschio-centrico, in cui prevalgono valori come potere, conflitto, autorità non sembra esserci spazio per questo tipo di guida. E invece, questa ricerca americana dimostra che il 50% degli intervistati vorrebbe lavorare per un leader donna. Non solo. Una leadership femminile favorisce sicuramente i guadagni. Il mondo del lavoro, e non solo quello, ha tanto bisogno di leadership gentile.
Foto di Annie Spratt su Unsplash