
Rubrica di orientamento al lavoro di Antonella Salvatore
È statisticamente dimostrato: la prima impressione conta, ed è molto difficile da distruggere una volta creata. Quando abbiamo a che fare con qualcuno per la prima volta ci facciamo un’ opinione in una manciata di secondi, e lo stesso accade agli altri con noi.
Una buona, prima, impressione
Per questa ragione è fondamentale prepararci, ad esempio per un colloquio di lavoro, ma anche per una riunione piuttosto che per un progetto con nuovi colleghi. Qualsiasi occasione di incontro porta ad una prima impressione. Innanzitutto, cerchiamo di capire anticipatamente quali potrebbero essere i punti di discussione con la persona prima di incontrarla. Di chi si tratta? Che interessi ha? Che cosa vorrebbe da noi? Cosa potrebbe chiederci e come dovremmo rispondere? E se nell’incontro vogliamo affrontare un argomento, allora prepariamolo. E qualora non venisse affrontato, a fine conversazione proviamo a dire “prima di salutarci vorrei parlare di…”.
Intelligenza emotiva e punti di condivisione
La sintonia con l’interlocutore è fondamentale per creare una buona prima impressione. Cerchiamo di trovare dei punti in comune, magari conosciamo entrambi qualcuno, o amiamo entrambi il mare o la montagna, oppure ancora siano nati nella stessa regione. Utilizziamo intelligenza emotiva, non dobbiamo impressionare gli altri e dire al mondo quanto siamo bravi. Le persone si ricordano se con noi sono state a loro agio, di come si sono sentite, prima ancora di ricordare cosa abbiamo detto loro.
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