
Rubrica di orientamento al lavoro di Antonella Salvatore
Quale formato di CV utilizzare? Questa è una domanda che si pongono molti candidati, giovani ma anche lavoratori con una consolidata esperienza.
Le tre tipologie di curriculum
Esaminiamo oggi tre specifici formati di CV: quello cronologico, quello funzionale e quello ibrido, che unisce gli elementi dei primi due formati menzionati. Nel CV cronologico, che è il più diffuso, possiamo indicare tutte le nostre esperienze in ordine temporale, partendo solitamente dalla più recente. Questa tipologia di curriculum è molto semplice da leggere, apprezzata quindi dalle aziende, ma non è affatto indicata per chi ha diversi “gap” nella propria storia professionale o per chi, ad esempio, ha cambiato spesso occupazione. In questi casi, diventerebbe difficile spiegare, o giustificare, il proprio percorso di lavoro. Il cosiddetto CV funzionale invece, risulta adatto per chi ha diversi anni di esperienza e vuole mettere in evidenza le competenze acquisite in un determinato ambito. Questo curriculum non è consigliato per chi ha responsabilità limitate e ruoli molto junior. Infine, analizziamo il cosiddetto combination resume, che unisce cioè le caratteristiche del primo e del secondo tipo di curriculum. In questo modo il candidato può evidenziare le proprie competenze migliori e far emergere i propri punti di forza. Un CV “customizzato” sulla posizione per cui ci si candida, non adatto tuttavia a coloro che hanno poca esperienza.
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