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Rubrica di orientamento al lavoro di Antonella Salvatore

Ci sarebbe tanto da dire sugli errori più comuni dei candidati ad un colloquio di lavoro. Cominciamo con l’analisi della mancata comprensione del contesto.

Alcuni errori tipici al colloquio di lavoro

Intanto, se raccontare poco di sé è un errore, allo stesso modo lo è parlare troppo, senza tenere conto della domanda, del momento, e di chi ci sta davanti. Durante un colloquio di lavoro è importante leggere il linguaggio del corpo del nostro interlocutore per comprendere se abbiamo risposto alla domanda, se ci stiamo dilungando oppure se la nostra risposta non è stata esaustiva nella nostra spiegazione. Un altro tipico errore può essere dato dal non fare domande, quando di solito viene data la possibilità ai candidati di farne. Questo momento, di solito a fine colloquio, rappresenta una opportunità importante per il candidato, per capire meglio l’organizzazione, le sue persone e la sua cultura. Non fare domande equivale a dire che non abbiamo interesse per quello che potrebbe essere il nostro futuro datore di lavoro. Infine, ricordiamoci che nulla in un colloquio è personale. Se siamo messi sotto pressione o, peggio, provocati, l’errore più comune è proprio quello di reagire. La provocazione ha lo scopo di capire come ci comportiamo nella difficoltà e in che modo reagiamo in situazioni di stress.

Foto di Van Tay Media, su Unsplash

OCL

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