
Rubrica di orientamento al lavoro di Antonella Salvatore
Come costruire la propria reputazione sul posto di lavoro?
Tutti i neo-assunti sono sotto osservazione, soprattutto nella fase iniziale del loro lavoro. Ma spesso queste persone non sono solo monitorate dal loro capo o supervisor: sono “tenute d’occhio” anche dai colleghi e dal resto dell’organizzazione per cui lavorano. Tutti vogliono farsi una idea del nuovo arrivato: e così, che ci piaccia o no, il neo-lavoratore si ritrova oggetto di impressioni, discorsi e pure pettegolezzi. Colleghi chiacchieroni, gente che ti suggerisce come comportarti, la vita del nuovo arrivato in azienda non è affatto semplice. La situazione peggiora nel caso dei più giovani, che hanno scarsa esperienza lavorativa e che per la prima volta si ritrovano in un contesto aziendale.
Ricordiamoci perché siamo stati assunti
Il segreto per superare questa fase iniziale nel nuovo mondo professionale è quello di mantenere la concentrazione sul proprio lavoro, evitando qualsiasi forma di pettegolezzo e commento. Occorre ascoltare tutti ed essere gentili con tutti, senza dimenticare che il lavoratore ha una persona a cui riportare e fare riferimento. Importante imparare dagli altri, si possono apprendere sia le lezioni positive che quelle negative, tenendo quindi chiaro in mente cosa non si vuole essere o fare.
Identifichiamo un mentor
Ogni giovane risorsa alle prime armi può identificare un mentor in azienda, ossia una persona a cui far riferimento. Il mentor può essere un esempio e un modello positivo da seguire. Questa figura può insegnare i comportamenti giusti e aiutare a sviluppare le skills necessarie per la professione. La reputazione sul posto di lavoro si costruisce con il tempo e con i fatti. Ricordiamolo, gli individui sono assunti per portare valore e per dare il proprio contributo all’organizzazione di cui fanno parte.
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