
Vite volontarie
Qual è l’impatto del volontariato sui giovani? Se ne è parlato alla tavola rotonda “Vite volontarie” organizzato da FOCSIV e da WeWorld GVC per celebrare l’International Volunteer Day. L’obiettivo del primo panel è stato quello di raccontare le opportunità che il mondo del volontariato offre ai giovani, ma anche le sfide che sorgono ogni giorno e che derivano dai cambiamenti sociali e politici in Europa. Erano presenti, oltre agli organizzatori dell’evento, l’Agenzia italiana per i giovani, l’Agenzia Italia per la cooperazione allo sviluppo, l’associazione Lunaria, e le università di Bologna e John Cabot di Roma. Il mondo del volontariato porta, nei paesi lontani da noi, ma anche nelle nostre periferie abbandonate, lavoro, scuola, assistenza, supporto. Lo hanno raccontato gli ospiti intervenuti alla tavola rotonda, ricordandoci il privilegio di essere nati in Europa. I volontari danno assistenza ai bisognosi, agli anziani e alle famiglie in difficoltà. Il volontariato rappresenta lo strumento per far crescere la cultura di cittadini europei.
Le competenze trasversali
Ma la tavola rotonda ha soprattutto raccontato l’impatto che il volontariato ha sui giovani. I ragazzi che diventano volontari hanno modo di sviluppare molto bene le competenze trasversali che sono fondamentali per il mondo del lavoro. Il World Economic Forum include tra le prime dieci soft skills necessarie per il mercato professionale l’intelligenza emotiva, l’orientamento al servizio e la relazione con gli altri. Per prestare attività di volontariato è fondamentale capire le emozioni proprie così come quelle degli altri. Si necessita di intelligenza emotiva per poter interagire persone di diversa cultura e, ancora di più, con chi si trova in uno stato di disagio. Ma anche la capacità di gestire la relazione, di offrire un servizio e dimostrare attenzione nei confronti degli altri, rientrano tra le competenze necessarie nel mondo del lavoro. Ecco quindi che il volontariato diventa uno dei primi strumenti per aiutare i giovani a sviluppare quelle competenze che saranno tanto necessarie per il loro futuro.
Le sfide da superare
Ma il mondo dei volontari e degli operatori umanitari oggi vive anche un momento di difficoltà e una perdita di credibilità. Le recenti battaglie politiche su porti aperti o chiusi e sui migranti, così come la paura del diverso, portano alcuni a guardare questo mondo con diffidenza. È proprio per questo che occorre fare sistema, si è ribadito alla tavola rotonda. I numerosi organismi e le associazioni di volontariato devono imparare a lavorare insieme ha detto il presidente di FOCSIV, Gianfranco Cattai. “I volontari sono lumini nella notte” ha proseguito il presidente. Quanto emerso dalla tavola rotonda mostra che l’Italia ha bisogno del volontariato. I volontari e gli operatori umanitari rendono il paese migliore e aiutano a costruire la solidità e il senso etico nelle future generazioni.
Quale buio scenderebbe sull’Italia se questi lumini dovessero spegnersi?
Foto di Gerd Altmann da Pixabay