
Un viaggio immersivo e multisensoriale, un percorso interattivo negli angoli più profondi dell’anima e nell’universo dell’artista che ha cambiato la percezione dell’arte figurativa messicana. Questa è la sensazione che resta dopo aver visto la mostra “Frida Kahlo: il caos dentro” a Roma fino al 29 marzo 2020, organizzata da Navigare srl presso lo Spazio Eventi Tirso.
Frida Kahlo, il caos dentro
L’esposizione è concepita come un viaggio tra reale e virtuale. Le tappe rappresentano i momenti salienti della vita e, soprattutto, della sofferenza dell’artista. Un percorso guidato fotografico e interattivo, permette allo spettatore di entrare da protagonista negli spazi più intimi dell’icona messicana. Questo grazie anche alla fedele ricostruzione degli ambienti della Casa Azul a Coyoacán. In questa casa la Kahlo visse sin dall’infanzia; prima con la famiglia d’origine e successivamente con il marito Diego Rivera. Oggi il luogo è divenuto un museo a lei dedicato.
“Dipingo me stessa perché sono il soggetto che conosco meglio”
Percorrendo le sale e i corridoi, ci si ritrova, improvvisamente, nella ricostruzione scenografica della stanza di Frida. Il letto dove è stata imprigionata per moltissimo tempo in seguito all’incidente che, nel settembre del 1925, la condannò ad una lunga immobilità e alla convivenza con dolori lancinanti. Quel letto che è stato al contempo la sua opportunità di riscatto per quella felicità negata. Grazie ad un cavalletto, dei colori ad olio e uno specchio posto sul soffitto, è proprio qui che Frida iniziò infatti a dipingere autoritratti stesa nel suo letto. “Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio”. Oltre all’esplicita percezione della sofferenza, l’altro ingrediente dell’arte di Frida Kahlo è l’amore. Quell’amore vissuto in un modo tanto dolce quanto malato. Il tormentato rapporto con suo marito, Diego Rivera, è stato sì una delle più grandi fonti di ispirazione della sua opera ma, come afferma lei stessa, il secondo incidente più grave della sua vita.
L’impatto culturale e sociale di Frida Kahlo
Moltissime le opere d’arte proposte in formato Modlight (particolare forma di retroilluminazione omogenea di pannelli che hanno una risoluzione molto elevata fino a 1200 dpi.). Insieme a centinaia di fotografie personali, ritratti d’autore, lettere, pagine di diario, abiti e gioielli ispirati all’artista. Degna di nota la collezione di francobolli dedicati all’artista, prima donna di etnia ispanica a comparire ritratta su un francobollo americano. Simbolo dell’incredibile impatto artistico, culturale e sociale che la Kahlo ha determinato con le sue opere, influenzando l’arte, la moda, il cinema e la letteratura per intere generazioni.
Photo by JOSHUA COLEMAN on Unsplash