
di Nicola Sapio
Edutainment in ambito educativo
Analizziamo il ruolo del gioco e dell’intrattenimento in ambito educativo approfondendo il genere dell’Edutainment. In ambito educativo e nel settore della formazione è sempre più frequente il ricorso a questo genere. Ovvero, il ricorso a linguaggi e codici tipici del mondo dell’intrattenimento e del gioco, anche grazie al supporto di strumenti di IT e media digitali. Strumenti utili al docente per coinvolgere i bambini in modo che possano interiorizzare determinati contenuti che risultano particolarmente ostici per la loro età o che non presentano elementi fondanti tali da attirare la loro attenzione.
“Educazione divertente e intrattenimento educativo“
Non è un caso che l’industria dell’intrattenimento sia tra le più grandi al mondo in termini di fatturato e quella che investe maggiormente nel mondo dell’educazione. Il gioco e il divertimento sono due elementi chiave che sono alla base della maggior parte dei prodotti di intrattenimento (film, live show, cartoons). “Coloro che fanno distinzione fra intrattenimento ed educazione forse non sanno che l’educazione deve essere divertente e il divertimento deve essere educativo”. È quanto affermava Marshall Mc Luhan nel 1964, quando ancora non era stato coniato il termine edutainment.
Le origini dell’edutainment
Dal punto di vista etimologico, il termine è un neologismo inglese ed indica l’unione delle parole “educational” (educazione) ed “entertainment” (intrattenimento). Il termine educare deriva dal latino dall’unione della particella pronominale ex e dal verbo ducere, che letteralmente si traduce con “condurre fuori”. Una parola che restituisce quindi una sensazione di dinamicità, di crescita e di consapevolezza. L’educazione è quel processo grazie al quale, come sosteneva Dewey nel 1987, una cultura cerca di sopravvivere alle generazioni stesse, ovvero ricerca un modo per non dover reinventare da capo ogni volta il sapere già acquisito. Le primitive forme d’arte rupestre insegnavano a cacciare. Le tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide erano delle forme di istruzione, gli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina si muovono nel solco della biblia pauperum. L’arte è stata spesso una fedele alleata dell’educazione. Il valore intrinseco dell’arte risiede nel dialogo intimo che si instaura tra l’artista, la sua opera e il fruitore, attraverso un passaggio di conoscenza o comunque di un messaggio.
Il discente al centro del percorso formativo
Torniamo all’edutainment, cercando di capire cosa risiede dietro il semplice termine. Il significato e gli obiettivi che si pone nella società. Ancora una volta il latino ci viene in soccorso, con il motto dell’antica Roma ludendo docere, restituendo il senso stesso di un processo legato al fattore del ludos, il gioco. Il significato ed il concetto di edutainment risale quindi a tempi antichi, è sempre esistito anche prima che il termine venisse coniato. Nella letteratura di riferimento è ricorrente da tempo la tesi secondo la quale l’educazione richiede una definizione che superi i confini della didattica classica e del mero transfert di informazioni. Solo in un’ottica il cui il discente è al centro del proprio percorso formativo si può garantire una vera conoscenza. L’edutainment, coinvolgendo nella sua interezza il soggetto, lo pone protagonista di tutto ciò che sperimenta in prima persona.
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