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Consulenza alberghiera

consulenza alberghiera

L’intervista a Gabriele Gneri

di Enrica Piermattei

Gabriele Gneri, Managing director presso Hotel Doctors, direttore dello sviluppo commerciale del brand Camplus, e docente di Management alberghiero presso la Luiss Business School di Roma

Che cos’è la consulenza alberghiera e come è cambiata negli anni?

La consulenza alberghiera si pone come obbiettivo quello di aiutare a risolvere i problemi della gestione alberghiera. Lo fa aiutando e affiancando i proprietari di strutture turistico ricettive, gli imprenditori alberghieri o i manager del settore dell’Hospitality. Negli ultimi anni il settore è profondamente cambiato. L’avvento della tecnologia distributiva (si possono vendere le camere on line), le logiche commerciali imposte da internet, la nascita e lo sviluppo dei colossi dell’intermediazione (es: Booking.com) e la trasparenza del servizio, dovuta alla nascita delle piattaforme di condivisione dei giudizi (es: Tripadvisor) hanno creato un “gap” culturale ed operativo nel settore che le società di consulenza stanno cercando di colmare.

A quali bisogni risponde?

La maggior parte delle strutture chiede di essere aiutata nello sviluppo del fatturato, della capacità di vendita e nello sviluppo dei mercati. Molte strutture invece hanno “perso” il proprio cliente di riferimento e quindi sono di fronte a problemi di marketing e di posizionamento o di comunicazione. Altre invece, pur facendo ottimi risultati di fatturato hanno bisogno di implementare logiche che aumentino il margine operativo.

Quali difficoltà? Quali potenzialità?

Sicuramente l’albergatore si trova di fronte alla necessità di dover decidere se seguire il nuovo flusso di mercato, aggiornandosi e rinnovando la propria struttura. Oppure se riporre le armi e convertire l’investimento. Siamo di fronte ad un processo ormai iniziato da tempo di riqualificazione dell’offerta turistico/ricettiva che premia modelli e forme di offerta sempre più specifiche e specializzate. Per condurre queste strutture occorrono nuove competenze e quindi nuove professionalità.

Quali sono le professionalità che la abitano?

In questo momento tutto il comparto italiano del turismo sta soffrendo della mancanza di personale qualificato, laddove per qualificato si debba intendere anche preparato a gestire e lavorare in strutture e mercati che nel frattempo sono cambiati. In questo intravedo anche una responsabilità del sistema di istruzione della filiera turistico alberghiera. E’ come se avessimo continuato ad insegnare le cose in un modo che quasi non esiste più. Ma il ragionamento sarebbe molto complesso da affrontare…. Per fortuna le cose stanno cambiando. Sono arrivati gli ITS e i numerosi corsi privati e pubblici che cercano di colmare le lacune del sistema formativo.

Quali le competenze necessarie? Come e dove svilupparle?

Il settore alberghiero è ancora legato alle cosiddette competenze e conoscenze operative tipiche della cosiddetta cultura dell’Hospitality tradizionale, a fianco a queste però c’è bisogno di competenze di management, di gestione dei collaboratori, capacità di analisi e capacità di comprendere il contesto in continua mutazione.

Quali consigli per un giovane che vuole costruire la propria professionalità in questo settore?

Io suggerisco sempre ai ragazzi di affiancare alla classica gavetta operativa, gli studi universitari e le esperienze internazionali… l’offerta formativa italiana e soprattutto estera è in evoluzione anche se abbastanza costosa.

Cosa significa lavorare in questo ambito?

Per me lavorare in questo settore è sempre stato motivo di grande orgoglio oltre che di gratificazione personale. Sono entrato alla scuola alberghiera perché non volevo studiare molto e volevo lavorare. Ho scoperto un mondo affascinante che con il tempo mi ha preso e mi ha cambiato. Mi piace sempre citare una frase attributi a Cesare Ritz nella quale lui dice che “ un Direttore non ha bisogno di viaggiare nel mondo perché è il mondo che passa dal suo albergo”. Lavorare in hotel offre un’enorme opportunità di relazione e di conoscenza dell’umano e nella maggior parte delle volte finisci in posti bellissimi in Hotel bellissimi. Mica in miniera! Inoltre, questo comparto ha ancora grandi prospettive per chi decide di lavorarci. Ti consente di girare il mondo , di crescere professionalmente, di incontrare e conoscere persone di ogni paese e cultura. In molti casi offre buone possibilità di remunerazione. Ma attenzione occorre grande passione ed essere disposti a grandi sacrifici.

Foto di ming dai da Pixabay

OCL

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