
di Serena Selvarolo, account
L’evoluzione dettata dal digitale, la fluidificazione dei comportamenti di acquisto e la contaminazione dei confini di competenze specifiche in un ambito professionale piuttosto che in un altro, hanno portato alla nascita di nuove esigenze da parte delle aziende. Tutto questo ha ovviamente influenzato in modo diretto anche la ricerca e la selezione delle risorse umane. Nuove competenze sempre più legate alla comunicazione e alle pubbliche relazioni hanno scalato rapidamente la classifica delle skills più richieste.
Nuovi lavori: il brand ambassador
Sono nate così molte nuove figure professionali, tra questi i brand ambassador. I brand di tutto il mondo hanno compreso già da tempo quanto l’opinione di una persona che rientri nella cerchia delle nostre conoscenze o che sia oggetto di grande stima da parte di ognuno di noi, sia l’anello mancante nella catena di acquisto. Oppure, per dirla in termini tecnici, influenzi in modo preponderante la customer journey del cliente tipo. Da qui nasce la figura professionale del brand ambassador. Un ibrido tra il ben più noto commerciale e l’addetto marketing e comunicazione. Una figura che unisce la capacità di vendita a spiccate doti di comunicazione e pubbliche relazioni con un’attitudine e considerevole attività, legata ai social media.
Identikit del brand ambassador
In sostanza, il brand ambassador è il portavoce della marca. Questa figura opera nell’area comunicazione e marketing. Il suo obiettivo è quello di influenzare e spingere i consumatori ad utilizzare i prodotti del brand che promuove. I brand ambassador possono essere figure inserite stabilmente in azienda oppure professionisti esterni impegnati solo per un determinato periodo. Fino a poco tempo fa questo ruolo veniva associato ad influencer noti, opinion leader o testimonial. La tendenza oggi è che tale figura viene sempre più spesso ricercata tra persone comuni che abbiano delle competenze specifiche tali da valorizzare il ruolo che gli verrà conferito. Tutto questo per raggiungere, ovviamente, l’obiettivo finale della vendita di quel prodotto o servizio.
Le competenze richieste
Un brand ambassador deve avere una profonda conoscenza del mercato, non necessariamente lo stesso del brand in questione. Quello che conta è che dimostri competenze di marketing strategico e sia costantemente aggiornato sulle evoluzioni delle modalità di applicazione. Non è sufficiente il saper fare, in questo ruolo serve una delle soft skills sempre più richieste dalle aziende. Serve essere una persona appassionata, piena di interessi e continuamente alla ricerca di stimoli per incrementare competenze sia professionali che personali.
Questa persona deve avere una propria comunità di persone con cui giornalmente si relaziona. Questo servirà per portare poi la testimonianza del brand da lui promosso e accogliere il consenso degli altri. Dovrà essere una persona carismatica che conosce profondamente le dinamiche relazionali della propria rete di contatti. Una persona capace di esplicitare meglio bisogni e peculiarità di coloro che diventeranno un target importante per la strategia di marketing del brand. Tendenze e novità sono sempre alla loro portata. I brand ambassador sono molto attenti a cosa accade sui social e guardano molto anche all’estero. Tutto questo allo scopo di portate innovazione nelle strategie di comunicazione del brand italiano che promuovono.
A metà tra lavoro d’ufficio e lavoro sul campo
L’operatività della figura del brand ambassador è ibrida come le stesse competenze che gli sono richieste. In azienda si occuperà di elaborare strategie di promozione a contatto con la divisione comunicazione e marketing e quella delle vendite; ma avrà anche il compito molto spesso di visitare e monitorare il target segmento. Questa figura frequenterà i punti vendita diretti o attività in cui i prodotti del brand vengono utilizzati o commercializzati. Il brand ambassador deve creare rapporti diretti con il target attraverso testimonianze, dimostrazioni e interviste al pubblico per analizzare poi punti di forza e di debolezza del brand stesso. Si occupa inoltre di formare il personale addetto al punto vendita, dando particolarmente risalto al servizio di assistenza del cliente, momento imprescindibile per l’ottenimento di buone performance di vendita.
Il ruolo sui social media
Ma il suo lavoro è anche molto autonomo. Una professione legata alla sfera della sua presenza personale sui social media e sulle varie piattaforme digitali, dove analizza recensioni, tendenze e comportamenti del pubblico di riferimento. Il suo ruolo sui social deve essere sia di moderatore che di opinion leader. Questa persona deve fare da tramite tra clienti e azienda promuovendo, al contempo, attivamente il brand di cui è ambasciatore. Un ruolo sicuramente più adatto ai giovani che conoscono il web come le loro tasche e utilizzano i social media come principale modalità di comunicazione. La costanza e la presenza degli ambasciatori del marchio sui social è conditio sine qua non per tutti coloro che intendono candidarsi per tale professione.
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