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Una nazione digitale

Estonia nazione digitale

di Antonella Salvatore

L’Estonia è uno dei paesi più piccoli dell’ Unione Europea, poco più di 1,3 milioni di abitanti.
Nonostante le dimensioni geografiche, questo paese è diventato grande, un modello di riferimento per lo sviluppo digitale in Europa e nel mondo.

La nazione digitale e-Estonia

Un paese all’avanguardia nel processo di educazione digitale.

Il programma di educazione estone si chiama ProgeTiger; programma di digitalizzazione implementato fin dal 2012 e che si rivolge a tutta la popolazione, dai più piccoli ai più grandi.

I primi ad essere formati sono stati insegnanti e formatori ossia tutti coloro che poi avrebbero avuto il compito di trasferire queste competenze.

La rivoluzione digitale ha poi riguardato tutti gli studenti e la popolazione lavoratrice, a partire dai bambini a cui l’uso della tecnologia è stato insegnato attraverso giochi e strumenti adatti all’età.

L’85% delle scuole in Estonia ha scelto il sistema formativo e-Kool, una piattaforma utilizzata da famiglie, insegnanti, studenti, per lo scambio di informazioni.

L’obiettivo del programma estone, che si concluderà nel 2020, è oramai raggiunto: la società più digitale d’Europa e tra le più digitali del mondo.

Anche se il programma ufficiale di digitalizzazione ha avuto inizio nel 2012, in realtà la rivoluzione digitale estone ha preso la sua strada molti anni prima.

All’epoca l’Estonia era un paese molto diverso da oggi: il tasso di alfabetizzazione era ancora basso, non si utilizzava internet, la disoccupazione era più alta e il reddito procapite più basso.

Zero burocrazia

La nazione digitale ha zero burocrazia.

La gran parte delle operazioni si effettuano grazie alla tecnologia: si creano imprese online, si vota online, si pagano le tasse online e non si fanno file.

La tecnologia è usata per la pubblica sicurezza, per individuare persone in caso di incidenti.

Ma la tecnologia è anche usata per la sanità pubblica.

Ciascun cittadino ha un file con i propri dati e i dottori, da qualunque parte del paese, possono avere accesso alle informazioni del paziente.

E, indubbiamente, la Estonia e all’avanguardia nella blockchain, utilizzata per proteggere i dati e prevenire eventuali cyber attacks.

Aprire una impresa in Estonia

Chiunque voglia avere la propria impresa in Estonia, anche senza averci mai messo piede, chiunque voglia aprire una start-up nella nazione digitale, può farlo.

La procedura è semplice, si pagano tasse minime e non si evadono le tasse nel proprio paese, vogliamo chiarirlo.

In poche parole, il governo estone fornisce tutta la tecnologia e gli strumenti necessari per avviare una impresa europea a tutti gli effetti.
La cosiddetta e-residency, costa poco, è semplice, e non occorre andare in Estonia per farlo.

In un momento storico come questo, dove i paesi costruiscono muri e chiudono gli ingressi, viene da dire che l’Estonia insegna non solo ad usare la tecnologia, ma anche a comprendere il vero senso degli Stati Uniti d’Europa.

I rischi della nazione digitale

Infine, volendo esaminare gli aspetti negativi della nazione digitale dobbiamo ammettere che si tratta di una soluzione non priva di rischi, soprattutto se applicata a paesi di “furbetti” e corrotti.

Certo, l’Estonia si colloca al posto n.18 al mondo per corruzione, mentre noi stiamo peggio, siamo al posto n.53.

Se in Italia le truffe proliferano nonostante gli ostacoli e la elevata burocrazia, cosa accadrebbe se le procedure fossero semplici ed eliminassimo la odiosa burocrazia?

Unitamente alla rivoluzione digitale si rende forse necessaria una rivoluzione culturale e morale?

Foto di Pete Linforth da Pixabay

OCL

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