
Quando si avvicina la data della maturità o anche della laurea la vita fa paura. Uno dei commenti più tipici dei giovani è quello legato al non saper fare nulla, alla paura per non aver ancora fatto nulla nella vita.
“Chi potrà darmi un lavoro e credere in me se non ho esperienza e non ho ancora fatto nulla nella vita?”
Una delle nostre difficoltà più grandi è proprio quella di misurare i nostri risultati e quanto abbiamo raggiunto nella nostra vita. Questa difficoltà, neanche a dirlo, è enorme per i più giovani. Nel nostro paese, il senso di inadeguatezza dei ragazzi è più che mai presente a causa dell’alto tasso di disoccupazione e del poco spazio che viene dato alle nuove generazioni. I giovani fanno fatica a conoscersi e a farsi conoscere. In che modo sanno lavorare con gli altri? In che modo gestiscono il conflitto e risolvono i problemi? Quale componente umana ed emotiva utilizzano nel rapporto con gli altri? Sono in grado di capire in quale momento si sentono “sotto stress” e in che modo gestiscono lo stress? Quando sono demotivati, cosa fanno per far risalire la loro motivazione?
L’importanza di abbandonare la comfort zone
Ho deciso che l’esame per un gruppo di miei studenti, per la prima volta nella loro vita, dovrà essere quello di partecipare a un business lunch con alcuni rappresentanti di azienda. Gli studenti saranno a tavola con consulenti, manager e direttori di aziende diverse. Cosa impareranno da questa esperienza? Il business lunch sarà un momento fondamentale: i ragazzi impareranno a conoscersi un po’ di più, a capire come muoversi quando viene chiesto loro di uscire dalla comfort zone. Gli studenti capiranno in che modo comportarsi a tavola con ospiti esterni, come gestire la conversazione e un momento più informale in un contesto comunque formale. Sarà necessario bilanciare gli argomenti, le tematiche lavorative ma anche l’apertura personale e la conoscenza di chi sta dall’altra parte. Cosa si può dire e cosa non si può dire in un pranzo di lavoro? Il candidato ad un pranzo di lavoro impara che non solo gli verranno poste domande, ma dovrà anche imparare a fare domande.
La vita è un delicato equilibrio tra formalità e informalità, tra prendere e dare, tra “chi sono io e chi sono gli altri”.
Tutto questo oggi non viene insegnato nelle nostre scuole e università. Come uscire dalla propria comfort zone è una tematica fondamentale: dovrebbe essere uno dei cardini del nostro sistema educativo. È proprio questo ciò che manca: il confronto con il mondo. È il confronto con il mondo che molti giovani temono più di ogni altra cosa. In nessun libro mai troveranno scritto come si impara a vivere.
E la vita a volte fa paura, soprattutto se sei giovane e non ti senti ancora equipaggiato per il viaggio.