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Il paese dei leader

di Antonella Salvatore

Mi sorprende sempre l’utilizzo della parola leader nel nostro paese; questo è diventato il paese dei leader.

Mi sorprende soprattutto perché, pur non brillando nel mondo per conoscenza della lingua inglese, ci ostiniamo ad usare parole inglesi che riteniamo esprimere intelligenza, capacità e potere.

Leader e leadership sono due parole oramai abusate in Italia.

Nel nostro paese si usa la parola leader troppo frequentemente, e non sempre in maniera corretta.

A partire dalla politica, sentiamo continuamente parlare di leader.
Leader di partito, piuttosto che leader di movimenti e gruppi politici, oppure ancora leader d’azienda.

Siamo diventati un paese ricco di leader. Ma cosa significa questa parola?

Il significato della parola leader

La parola deriva dal verbo inglese to lead, ossia condurre, guidare, dirigere, quindi leader è chi conduce, chi guida, chi mostra la strada a qualcun altro.

Spesso intendiamo per leader colui che ha potere ed autorità ma non necessariamente autorevolezza.

Tendiamo a confondere i leader con coloro che hanno semplicemente un ruolo superiore in una scala gerarchica, coloro che hanno il potere di prendere decisioni.

Al contrario, il senso della parola è quello di una persona che ha visione, capacità di adattamento agli eventi che cambiano (resilienza), capacità di comprendere le forze che potrebbero influenzare l’andamento del paese o dell’azienda o dell’ organizzazione che rappresenta.

Ma questa figura guida e conduce verso cosa?

Leader come persona che guida verso il cambiamento

Il leader è colui che guida verso il cambiamento. Il leader è in grado di portare il cambiamento.

Può essere leader la persona che crea un’associazione per raccogliere i ragazzi dalle strade e che porta un cambiamento nel quartiere.

È leader la persona che si occupa di aiutare le donne a ribellarsi alla violenza e porta un cambiamento nella loro vita.

È leader l’imprenditore con una visione, che apre l’asilo nella propria azienda per poter permettere alle madri di lavorare meglio e di non avere ulteriori costi.

È leader il politico che alimenta la crescita culturale, sociale ed economica del proprio paese.

E così via dicendo…leader come persona capace di guidare verso il cambiamento

Il leader non è necessariamente il n.10

Usando una metafora calcistica, il leader non è necessariamente il n.10.
Il leader è anche il regista della squadra, il playmaker, quello che costruisce il gioco. Oppure quello che difende la squadra.

Il mercato del lavoro, ed il paese in senso più ampio, non hanno bisogno di n.10 ma di persone capaci di portare il cambiamento, tenendo a mente il bene comune.

I veri leader sono quelli che hanno la visione di come si sviluppa il gioco. Quelli che capiscono quando il gioco cambia o che sanno come cambiarlo, per il bene dell’organizzazione o della comunità cui appartengono.

Photo by Joseph Barrientos on Unsplash

OCL

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