
Quanto è inquinata l’Italia rispetto al resto d’Europa?
Il rapporto della Commissione Europea sull’ambiente è un rapporto molto dettagliato, che studia acqua, aria, terra, sottosuolo, clima, rumore e molto altro.
Vediamo la situazione italiana per due elementi fondamentali per la vita: acqua.ed aria.
Acqua ed infrastrutture idriche
L’Italia è un paese la cui acqua potabile soddisfa i requisiti richiesti in oltre il 99% dei casi; un ottimo quadro per le nostre regioni, con qualche eccezione nel Lazio, dove si rilevano fonti di arsenico e fluoro.
Sembra andare bene anche per la balneazione: infatti, nell’ultima rilevazione UE del 2015, il 90,5% dei luoghi di balneazione presentava una qualità eccellente.
Tuttavia, non possiamo dimenticare che il nostro paese ha spesso carenza di risorse idriche, soprattutto nei periodi estivi, ed è sottoposto ad un dissesto idrogeologico che torna puntuale in determinate stagioni.
E’ urgente rinnovare le infrastrutture idriche, che sono inefficienti nel 27% dei casi nazionali, e per oltre il 50% solo al sud. Come dire che disperdiamo inutilmente acqua, dato che le nostre infrastrutture hanno mediamente 30 anni, per non parlare della rete costruita nel dopoguerra.
Che aria respiriamo?
La situazione dell’aria che respiriamo è molto più preoccupante; ce ne accorgiamo semplicemente dallo stop al traffico delle varie amministrazioni comunali nella zona della pianura padana.
Le città metropolitane superano i limiti di PM10 (le cosiddette polveri sottili) oltre 56 giorni l’anno, e le città medie oltre 46 giorni l’anno.
Oltre il 60% della popolazione italiana vive in aree urbane con il livello di PM10 molto più alto rispetto alla media europea.
L’Italia vìola costantemente i livelli di PM10 e NO2 (ozono) e questo ci sottopone a continue infrazioni.
L’inquinamento ci costa 47 miliardi annui
Quanto ci costa tutto questo?
Nel suo rapporto sull’ambiente ed il nostro paese la UE stima un costo pari a 47 miliardi annui.
Questi 47 miliardi per i costi dell’inquinamento sono dovuti alle assenze da lavoro per malattia, mancato lavoro per i datori di lavoro, costi della sanità e dell’agricoltura.
Questo vuol dire che trascurare l’ambiente ed avere un’aria inquinata ci costa ogni anno l’equivalente di una manovra di governo.
L’Unione Europea cerca di stimolare in tutti i modi i paesi membri a creare città verdi, anche allo scopo di ridurre l’inquinamento; la stessa UE ha stabilito i premi “capitale verde d’Europa” e “foglia verde d’Europa” proprio per incoraggiare le città a creare spazi verdi e naturali.
Nelle città medie italiane oltre il 63% della popolazione utilizza un’auto.
La percentuale scende di poco, al 62%, se si parla di grandi città come Roma e Milano.
I problemi trasporto pubblico ed infrastrutture incidono quindi sulla qualità dell’aria che respiriamo.
In pratica, se la metà dei costi che spendiamo per l’inquinamento atmosferico fosse destinato a creare spazi verdi ed infrastrutture, avremmo risolto la gran parte dei nostri problemi di inquinamento.