
L’Italia ha deciso di tassare il volontariato. Migliaia di associazioni, piccole, medie e grandi, che oggi erogano servizi ed assistenza ai più bisognosi, ai malati e ai disabili, saranno tassate il doppio per le proprie attività a partire dal 2019. E’ un pò come dire a Babbo Natale di pagare le tasse sui regali che fa. Tra cene, panettoni e qualche bicchiere di troppo abbiamo dimenticato la manovra di governo che, dopo l’approvazione del Senato, oggi approda alle Camere. La nuova manovra stabilisce che le associazione di volontariato pagheranno il doppio dell’IRES che pagano oggi; quindi l’aliquota passerà dal 12% al 24%.
Il terzo settore sarà gestito come un’impresa; anche se le associazioni di volontariato non sono imprese, dato che devono avere i bilanci in pareggio e non hanno utili da distribuire.
In un certo senso, tassando il volontariato è come se si tassassero i poveri, i malati, i disabili e tutti coloro che sono in condizioni di privazione. Si tassano gli ultimi (che non sono più “primi” da molti anni oramai). Come mai, tra tante scelte possibili, quella di tassare il terzo settore?
In Europa ci sono oltre 100 milioni di volontari, circa il 23% della popolazione europea di età superiore ai 15 anni fa volontariato; il profilo è quello di persone di istruzione solitamente elevata, molto occupate nella vita professionale, ma che non esitano a dedicare il proprio tempo ad una giusta causa. Lo stesso volontariato è fondamentale per i giovani e per lo sviluppo delle competenze trasversali. Infatti, le aziende preferiscono candidati con esperienza da volontario, perché questo denota capacita di lavorare in team, così come empatia e doti organizzative. Chissà se la scelta di tassare il volontariato è legata al fatto che il terzo settore continua ad essere mentalmente associato con i migranti e con gli stranieri. A quanto pare bisogna avere paura dell’uomo nero. Ma perché dobbiamo preoccuparci di dare da mangiare pure agli “altri”?
Tuttavia, ricordiamolo, secondo il Rapporto OCSE Novembre 2017 “How’s life in Italy“, il 14% delle famiglie del nostro paese vive in condizioni di privazione (povertà, poco accesso alle cure sanitarie, mancanza di cibo, condizioni ambientali di disagio).
I volontari aiutano queste famiglie. Il volontariato è sempre stato una colonna portante della vita della comunità italiana.
Ma forse la vera ragione per cui si tassa il terzo settore è indicata nel Rapporto Censis di alcune settimane fa: siamo oramai il paese dell’individualismo, siamo cattivi, soli ed arrabbiati.
In fondo tutti abbiamo sempre pensato che fino a quando ci sarebbero stati i volontari avremmo avuto ancora speranza di farcela, che con i volontari sarebbe esistita ancora la magia del Natale.
Ma forse ora non più. Il culto del super-uomo, la forza e l’aggressività hanno vinto e deciso mors tua vita mea.
Babbo Natale deve pagare le tasse.
Babbo Natale deve essere ucciso.