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Se la meditazione sostituisce la punizione

di Antonella Salvatore

Cosa accade se la meditazione sostituisce la punizione a scuola? Nella scuola primaria Robert W Coleman di Baltimora, da un paio di anni si portano avanti con grande successo pratiche di meditazione, che sostituiscono quelle di punizione. La scuola prevede che i bambini che disturbano, che fanno confusione in classe o che si comportano male, entrino in una classe di meditazione (mindful moment room) invece di essere puniti. E’ scientificamente dimostrato che meditare aiuta le persone nella loro vita quotidiana e nelle loro relazioni, e allo stesso modo può aiutare i bambini. A cosa serve la meditazione? La meditazione ha molteplici vantaggi:

  • consente di gestire meglio lo stress
  • abbassa i livelli di ansia
  • abbassa i livelli di paura
  • aiuta a riflettere
  • permette di essere più rilassati
  • permette di controllare il dolore
  • provoca benessere mentale e fisico

Tornando alla scuola di Baltimora, il bambino che a scuola si comporta in modo maleducato, aggressivo o disubbidiente viene indotto a meditare. In questo modo, il piccolo studente ha modo di riflettere su quello che ha fatto e riesce ad abbassare il proprio livello di adrenalina, rabbia e stress. I risultati della scuola di Baltimora oramai sono evidenti. I bambini sono meno stressati ed ansiosi, vi è una notevole riduzione degli scatti di rabbia che spesso sono tipici dei bambini e a cui gli adulti faticano a dare una spiegazione. L’inserimento di classi di meditazione è stato anche un modo per aumentare il rendimento scolastico e creare delle persone più consapevoli; infatti, la meditazione aiuta i bambini a maturare prima, a diventare più responsabili, insegna il self-understanding. Al contrario, la punizione genera frustrazione e rabbia, e molto spesso stimola gli atteggiamenti negativi e di maleducazione invece di ridurli. Il bambino o la persona che ha subìto una punizione riflette davvero su quello che ha fatto? A volte, la persona punita sente un desiderio di vendetta, per cui prima o poi potrebbe tornare a ripetere l’azione o a comportarsi male. A quanto si legge, le scuole nel mondo che hanno deciso di sostituire la punizione con la meditazione sono 500; purtroppo in Italia vi è un solo caso, quello della scuola media Don Milani in provincia di Brescia. La stessa meditazione è stata inserita anche presso il carcere di Roma dato che aiuta i detenuti a comprendersi meglio, a riflettere e a gestire l’ansia per tutto quello che hanno lasciato fuori. 

OCL

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