
Antonella Salvatore
Quando si parla di giovani e lavoro, quasi sempre si parla delle difficoltà che i giovani hanno ad entrare nel mondo del lavoro, si parla della disoccupazione giovanile e poco dei vantaggi e degli strumenti a disposizione delle nuove generazioni.
Siamo arrivati al punto di parlare di giovani e lavoro troppo spesso in una accezione negativa, parliamo troppo dei giovani come vittime del nostro tempo e poco dei vantaggi che il nostro tempo regala.
Per questo vorrei provare a spostare l’attenzione sui benefici che oggi le giovani generazioni hanno rispetto alle generazioni di un tempo, anche solo rispetto a chi 10-15 anni fa aveva bisogno di cercare un lavoro. Forse fa bene a tutti, soprattutto agli stessi giovani, ricordare i vantaggi di essere giovani oggi.
Parliamo spesso di cervelli in fuga e di giovani che lasciano l’Italia perché fanno fatica a trovare lavoro, o a trovare un lavoro che permetta loro di avere una vita dignitosa, soprattutto in certe aree geografiche dell’Italia; i livelli di italiani all’estero sono tanto alti quanto i numeri del dopoguerra.
Tuttavia, quanti giovani si spostano volontariamente solo per fare esperienza, per inseguire un sogno o per imparare le lingue e poi decidono di passare del tempo all’estero? E quanto è facile spostarsi oggi rispetto ad un tempo? Negli anni 50-60 molti italiani arrivavano in Canada, ad Halifax, dopo due settimane di viaggio via nave. Oggi ci si muove rapidamente, anche a poco prezzo grazie alle compagnie low-cost; oggi un giovane può andare a Parigi per un colloquio e tornare indietro in giornata senza grandi ostacoli e costi. Oggi un giovane può decidere di andare a vivere in Spagna o Francia per un anno, senza che siano necessari permessi di soggiorno o particolari burocrazie. Oggi un giovane può fare richiesta di borse di studio presso università straniere, un tempo sarebbe stato semplicemente impensabile.
Sono anche numerosi i programmi di studio e di lavoro come “Torno subito“, che consentono ai giovani di fare esperienze in altri paesi, un vantaggio enorme per acquisire multi-culturalità, per capire come lavorare con gli altri, per iniziare ad entrare nel mondo professionale. In un tempo non molto lontano, non esisteva Schengen, era quasi impossibile pensare ad una carriera in un’azienda situata in un paese europeo.
Oggi esistono i career services delle università (o centri di placement, se preferite) che hanno rapporti con le aziende: vero che molte università sono ancora tanto distanti dal mondo del lavoro e dalle aziende, ma già solo 10 anni fa questi centri non esistevano affatto. Fino a qualche anno fa l’università non era concepita per essere il luogo all’interno del quale potevi trovare lavoro o entrare in contatto con professionisti del mondo del lavoro: oggi lo è, oggi si parla di lavoro nelle università. Non vi erano career day, non vi erano casi aziendali, i manager di azienda non entravano nelle università.
Internet e la tecnologia in generale, sono poi uno strumento fondamentale per il lavoro, strumento arrivato da noi solo negli ultimi 20 anni o anche meno. È grazie alla tecnologia che i giovani hanno visibilità dei posti di lavoro su LinkedIn o sui siti delle aziende; ed è sempre la tecnologia che permette di scoprire lavori nel resto del pianeta. È la stessa tecnologia che permette ai giovanissimi di inventare una app, di creare impresa e diventare professionisti ed imprenditori. È la tecnologia che permette di candidarsi rapidamente e di ottenere riscontri e colloqui anche se l’azienda si trova dall’altra parte dell’oceano.
In un tempo non molto lontano le candidature si spedivano per posta e si dovevano attendere i tempi delle poste. Nessuna tecnologia permetteva di capire se la persona dall’altra parte aveva letto o no la posta (contrariamente a quanto permette di fare una email oggi).
Oggi un giovane può fare impresa grazie agli incubatori, può creare la propria start-up e sviluppare competenze in modo rapido e creativo: fino a pochissimi anni fa non si parlava né di start-up né di incubatori.
Infine, anche se questo paese non ha ancora raggiunto la parità di genere, oggi si parla di donne, impresa, lavoro, grazie alle conquiste fatte dalle donne che ci hanno preceduto, che permettono alle giovani donne di oggi di poter accedere a posti di lavoro e di avere gli stessi diritti degli uomini.
Le difficolta ad entrare nel mondo del lavoro sono tante, soprattutto per i giovani, questo è vero e nessuno vuole negarlo. Ma ogni tanto ricordiamoci, e ricordiamo ai più giovani, i vantaggi di questa epoca e gli strumenti a disposizione di tutti, strumenti che fino a qualche tempo fa non esistevano affatto.
Ricordiamolo, affinché i giovani imparino anche ad apprezzare quello che hanno ricevuto e le conquiste che sono state fatte.
Quando conquiste e valori diventano scontati si rischia di perdersi.