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L’Italia fobica e irrazionale

Italia fobica irrazionale

di Antonella Salvatore

Il 55°rapporto Censis pubblicato la scorsa settimana mostra un’inquietante fotografia del nostro paese.

Negazionisti e complottisti

Un’Italia irrazionale, in cui sospetto e idee di complotto emergono quotidianamente. Il 31,4% degli italiani ritiene che il vaccino sia sperimentale e che i vaccinati stiano facendo da cavie. Il 10,9% dice che il vaccino è inefficace. E circa 3 milioni di italiani sono convinti del fatto che il covid non esista, ma sia pure invenzione. In affiancamento al negazionismo della pandemia, esiste poi un pensiero complottista. Il 67,1% degli italiani ritiene esista uno “Stato profondo”, ossia che il potere sia concentrato nelle mani di pochi politici e potenti. Mentre il 64,4% pensa che le multinazionali abbiano colpa della gran parte di quello che sta accadendo.

L’Italia fobica e irrazionale

Ecco quindi una fotografia di un paese molto spesso irrazionale, pieno di fobie. I migranti che rubano l’identità e la cultura, e che prenderanno i posti di lavoro degli italiani. La tecnologia e il 5 G, che secondo il 19,9% degli italiani, sono strumenti per controllare le menti. Addirittura gli italiani negano la storia. Il 10% (circa 6 milioni di persone) pensa che l’uomo non sia mai arrivato sulla luna. E, secondo il 5,8% della popolazione, la terra è piatta. Il rapporto Censis racconta quindi di una percentuale consistente di italiani che è fobica e irrazionale, che non crede nella scienza e che ritiene di saperne più di medici e scienziati. Una Italia che vede complotti e cospirazione ovunque. Esiste, dice il Censis “una fuga fatale nel pensiero magico, stregonesco, sciamanico…”.

I fattori di rischio per la ripresa economica

Contemporaneamente a questa irrazionalità, il rapporto Censis riporta le difficoltà che il nostro paese potrebbe avere nella ripresa economica e ne analizza i fattori di rischio. In particolare, la crisi demografica dell’Italia. Tra il 2015 e il 2020 abbiamo perso 900.000 persone. Poche nascite che portano la popolazione attiva al 63,4% (15-64 anni) e che la vedranno ulteriormente ridotta nel 2030 (60,9%), se non si inverte la tendenza.

Competenze e lavoro

La gran parte degli italiani appare incapace di pensare al futuro e poco interessata alla costruzione di una famiglia. Ma, soprattutto, l’Italia ha difficoltà a sviluppare competenze, e risulta poco propensa a valorizzare le proprie risorse. Il tasso di scolarizzazione italiano resta poi uno dei più bassi in Europa. Infine, il 29,3% dei giovani tra i 20 ed i 34 anni è Neet (Not in employment, education or training) e la percentuale sale drammaticamente al 42,5% nel sud Italia.

Foto di M.T ElGassier su Unsplash

OCL

One thought on “L’Italia fobica e irrazionale”

  1. Confido nell’ironia o la voglia di “sfottere”/snobbare degli intervistati o di un errore di scelta del “Campione” perché se i risultati sono veri conviene farsi la valigia o prendere un barcone di ritorno (probabilmente con un biglietto scontato perché trattasi di viaggio di recupero) e allontanarsi il più possibile.
    Sono un vaccinato: tutti quelli dell’infanzia, tutte quelle iniettatemi durante il servizio militare, i tre Covid … sono uno che crede nella scienza e la ringrazia quotidianamente “perché vivo” !! Potrei, anche, sorvolare su alcune convinzioni (la povertà culturale porta a questo) ma la terra piatta “NO”.
    Vivo e ho vissuto, ho viaggiato abbastanza dal Madagascar agli USA, etc; mi sono confrontato con tante tante persone di varie estrazioni sociali, credi, religioni e di vari “Paesi” … mai nessuno mi ha detto che la terra é piatta (nemmeno gli aborigeni!);
    Voglio/devo pensare ad uno scherzo, perché, in questo momento, non sono nelle condizioni di farmi la valigia e non so nuotare!!

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