
Rubrica di orientamento al lavoro di Antonella Salvatore
La nostra vita è costellata di successi e di fallimenti, e guai se così non fosse. Gli errori fanno parte del nostro percorso di vita così come gli obiettivi raggiunti. Grazie ai nostri sbagli riusciamo a migliorarci, a raggiungere traguardi che forse non avremmo mai raggiunto se non fossimo stati spronati o messi sotto pressione.
Cosa fare quando sbagliamo?
Ma molti di noi reagiscono male dopo uno sbaglio. Intanto, mai prendere un errore come una sconfitta personale. Aver fallito non cambia chi siamo, non lede la nostra reputazione o la nostra identità. Non prendiamo la questione da un punto di vista personale e mettiamo da parte l’orgoglio. Evitiamo di preoccuparci di quello che penseranno gli altri, questo è spesso un tratto tipico di noi italiani. L’opinione altrui è importante, certo. Ma lo è quella delle persone che credono in noi, di quelle che stimiamo. Per il resto, lasciamo perdere i pettegolezzi e le cattiverie. Infine, prendiamoci la nostra dose di responsabilità ed evitiamo di incolpare il destino o gli altri. Impariamo la lezione. Cosa abbiamo fatto male? Che cosa avremmo dovuto fare diversamente? Quali conseguenze avremmo potuto evitare? Cerchiamo di fare un’analisi critica e “clinica”, ossia oggettiva. E in questo modo andiamo avanti nella vita.
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