Smart manufacturing e formazione

Smart Manufacturing formazione

di Antonella Salvatore

Lo scorso mercoledì 16 settembre si è svolto il Summit 2020 sullo Smart Manufacturing a cura di The Innovation Group. Una delle tavole rotonde (rigorosamente online causa pandemia) ha riguardato l’impatto dello Smart Manufacturing sul fattore umano. Relatori Michele Zanocco, segretario nazionale FIM CISL, il professore emerito Federico Butera, il Country Manager di Gi Group, Francesco Baroni e la sottoscritta in quanto fondatrice di Osservatorio Cultura Lavoro e direttrice del centro di avviamento al lavoro della John Cabot University. A coordinare la tavola Emilio Mango, Ceo di Indigo Communication.

Il rapporto uomo – macchina

Uno dei fattori critici dello Smart Manufacturing ha a che vedere con quello che è il rapporto uomo-macchina. Questa è la quarta rivoluzione industriale, caratterizzata da una velocità senza precedenti. Per i lavoratori, vi è l’urgenza di sviluppare le proprie skills tecniche, oltre che quelle soft. Flessibilità, capacità di reagire e affrontare il cambiamento, ma anche attitudine a gestire il rapporto con gli altri, hanno sottolineato i relatori. Lo Smart Manufacturing rende le fabbriche smart e innovative. Ma se finora il concetto è stato “le macchine rubano il lavoro”, ora, invece, serve l’integrazione uomo-macchina. L’operaio diventa una figura evoluta. Non a caso alcuni, non solo tra i sindacalisti, parlano di uguagliare il contratto impiegato-operaio. Sono finiti i tempi in cui l’operaio lavorava con le mani. Oggi serve programmare, gestire i team, condividere dati e informazioni, dialogare con la tecnologia. Sono i lavoratori che controllano e gestiscono le macchine, si parla allora anche di lavoro intellettuale e non solo manuale. Ma oltre alle competenze tecniche ci sono anche quelle comportamentali, come il lavoro di squadra, che può permettere di ridurre inefficienze, tempi e costi.

Il valore della formazione

Si presenta allora una questione fondamentale, per consentire la diffusione dello smart manufacturing e l’abbandono del vecchio concetto di fabbrica: quella della formazione. In particolare, della formazione professionale. In Italia solo il 27% degli studenti raggiunge il traguardo laurea. Si tratta della percentuale più bassa in Europa e, proprio recentemente, l’Istat ci ha ricordato che il nostro paese risulta il meno scolarizzato dell’Unione. Ma che fine hanno fatto le scuole professionali? Una delle eccellenze italiane è data dagli ITS, gli Istituti Tecnici Superiori. Queste scuole (pubbliche) funzionano con il cosiddetto sistema duale (molto sviluppato in Germania). Gli studenti affrontano un percorso di due anni, uno di studio e uno di lavoro. Questi istituti, che sono pochi e faticano a trovare iscrizioni, hanno un tasso di placement che va dal 90 al 98%. Formare allora gli operai e i tecnici del futuro è una questione che non può essere più rimandata. Al tempo stesso, fornire formazione continua agli operai già entrati nel mondo del lavoro, rappresenta un’altra emergenza, e costituirebbe per l’Italia un vantaggio competitivo di enorme portata. 

Smart working e smart manufacturing?

A conclusione del dibattito è stato affrontato l’argomento smart working, un mondo possibile per gli operai? Sono stati portati esempi di alcune eccellenze italiane che applicano lo smart working per gli smart workers: operai e tecnici che da remoto controllano filiere produttive, processi, macchine. D’altronde, si è detto, se un chirurgo può operare a distanza, non è impensabile che un operaio possa controllare un robot da casa. Resta solo un problema fondamentale per fare in modo che tutto questo avvenga nel nostro paese: superare il vecchio modo di intendere il lavoro e avere una nuova tipologia di capo. Una persona non ossessionata dal senso del controllo, che sia in grado di delegare e di aiutare i lavoratori a sviluppare senso di responsabilità. Ancora una volta quindi, torna il tema della formazione. Formare i nuovi capi che dovranno guidare operai e tecnici delle smart factories.

Photo by Science in HD on Unsplash

OCL

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