
Rubrica di orientamento al lavoro di Antonella Salvatore
Il time management è un concetto che per molti resta ancora di difficile applicazione. E ora che la vita di famiglia si incrocia con quella lavorativa, adesso che il lavoro diventa smart working (o semplicemente home working), la gestione del tempo assume un ruolo fondamentale.
Come gestire il tempo
Intanto, per poter gestire bene il proprio tempo occorre avere un piano di lavoro chiaro e che indichi le specifiche attività da svolgere. A ciascun compito dobbiamo assegnare un tempo, ossia stabilire entro quando è ragionevole completare il lavoro. Ma non solo. Occorre anche capire cosa è prioritario e cosa può attendere. Infatti, un’ottima gestione del tempo significa anche definizione delle priorità. In altre parole, chiara individuazione di quelle attività che sono fondamentali e che devono essere anteposte a ogni altro compito.
I tre errori del time management
Ma se è così semplice gestire il tempo, come mai sono tante le persone in ritardo e che non rispettano le scadenze? La risposta sta nel fatto che si possono commettere alcuni errori, ecco i tre più importanti. Il primo, sottostimare il tempo necessario per completare un lavoro, il che ci porta a finire con ritardo. Il secondo, non capire le priorità, e perdere tempo con attività meno rilevanti. E il terzo, non meno importante, il fatto di non saper delegare. Questo ci obbliga ad assumere sulle nostre spalle un carico di lavoro che non siamo in grado di gestire nei tempi richiesti.
Foto di Nile su Pixabay