L’uso corretto del linguaggio del corpo al colloquio di lavoro risulta fondamentale, soprattutto per coloro che sono poco abituati a controllare il proprio body language e che non prestano attenzione a quello degli altri. Eppure noi parliamo anche con i nostri gesti, con la nostra postura e con lo sguardo, oltre che con le parole.
Il controllo del proprio corpo
Cominciamo da noi. Concentrazione su noi stessi e sugli altri fin dal nostro ingresso nell’area dei colloqui, e prestiamo attenzione alla stretta di mano. Molti di noi stringono erroneamente solo le dita e non tutta la mano. Il contatto visivo è importante, ma nulla di sbagliato nel distogliere gli occhi per raccogliere le proprie idee. Infine, risulta fondamentale sedersi correttamente, schiena dritta, gambe non divaricate, e usiamo le mani per raccontare chi siamo. Evitiamo posizioni di chiusura così come una postura estremamente rilassata. Se tutto questo ci sembra scontato, proviamo a farlo per un’ora, chiedendo ad un amico di farci domande come se fossimo ad un colloquio: ci renderemo conto della difficoltà di controllare il corpo dopo i primi minuti di colloquio.
Capire l’interlocutore per capire l’organizzazione
Al tempo stesso, il linguaggio del corpo della persona di fronte a noi va capito. L’interlocutore potrebbe essere spazientito da una nostra risposta troppo lunga, oppure potremmo notare un irrigidimento in seguito a quello che stiamo dicendo. In linea di principio, anche noi dobbiamo capire chi abbiamo davanti e se abbiamo realmente l’intenzione di lavorare nel contesto lavorativo che ci viene proposto.